Se è vero che vi è un’epidemia di “fake news”, stiamo anche assistendo al fatto che non vi è più spazio per una chiara attività di comunicazione degli uffici di relazione con l’esterno e social media delle università che promuovono gli ultimi risultati della ricerca dei loro professori. Alcune delle colpe ricadono sugli stessi ricercatori, che evitano appositamente una comunicazione cauta e conservatrice, proponendo, invece, iperboli comunicative e sovra-generalizzazioni.
L'ultimo esempio di “fake news” scientifica è la presunta scoperta di una singola causa del disturbo ossessivo-compulsivo (OCD). Fatto sta che non vi è necessità di andare oltre il comunicato stampa pubblicato dalla Università di Würzburg, per vedere quanto profondo sia il problema.
Chiariamo da subito che i ricercatori non hanno scoperto la causa del disturbo ossessivo-compulsivo (OCD).
Ciò che i ricercatori hanno trovato è l’assenza di una specifica proteina (SPRED2) che inibisce una via neurologica del segnale nel cervello dei topi (Ras / ERK-MAP chinasi in cascata), dopo aver creato dei comportamenti simili a quelli dell’OCD. Nei topi.
L'anno scorso, un altro gruppo di ricercatori della Duke University ha scoperto “un unico tipo di recettore per il neurotrasmettitore glutammato nel cervello come responsabile di una serie di sintomi simili all’OCD nei topi.” Ma non hanno lavorato sulla SPRED2, il loro lavoro è stato sulla SAPAP3 - una proteina completamente diversa.
Ci sono, infatti, vari gruppi di ricerca che stanno lavorando su diverse serie di modelli murini per favorire la comprensione dei comportamenti dell’OCD. E' un’area di studio molto complessa, che sta dando alcuni promettenti risultati iniziali.
Nel caso della news sanitaria in esame, nella consueta attività di divulgazione, ciò che è andato completamente perso nella trasposizione di questa complessa area di studi, è che allo stato attuale il lavoro è stato condotto solo sui topi – non sugli esseri umani. Quando modelli murini sono tradotti nell’esperienza umana, il più delle volte essi non funzionano. Troverete numerose cautele nei comunicati stampa, invece, non vi è stata alcuna cautela nella comunicazione mediatica mainstream di questa ricerca basata sul comunicato stampa dell’ufficio di relazione con l’esterno dell’università.
L'ultimo esempio di “fake news” scientifica è la presunta scoperta di una singola causa del disturbo ossessivo-compulsivo (OCD). Fatto sta che non vi è necessità di andare oltre il comunicato stampa pubblicato dalla Università di Würzburg, per vedere quanto profondo sia il problema.
Chiariamo da subito che i ricercatori non hanno scoperto la causa del disturbo ossessivo-compulsivo (OCD).
Ciò che i ricercatori hanno trovato è l’assenza di una specifica proteina (SPRED2) che inibisce una via neurologica del segnale nel cervello dei topi (Ras / ERK-MAP chinasi in cascata), dopo aver creato dei comportamenti simili a quelli dell’OCD. Nei topi.
L'anno scorso, un altro gruppo di ricercatori della Duke University ha scoperto “un unico tipo di recettore per il neurotrasmettitore glutammato nel cervello come responsabile di una serie di sintomi simili all’OCD nei topi.” Ma non hanno lavorato sulla SPRED2, il loro lavoro è stato sulla SAPAP3 - una proteina completamente diversa.
Ci sono, infatti, vari gruppi di ricerca che stanno lavorando su diverse serie di modelli murini per favorire la comprensione dei comportamenti dell’OCD. E' un’area di studio molto complessa, che sta dando alcuni promettenti risultati iniziali.
Nel caso della news sanitaria in esame, nella consueta attività di divulgazione, ciò che è andato completamente perso nella trasposizione di questa complessa area di studi, è che allo stato attuale il lavoro è stato condotto solo sui topi – non sugli esseri umani. Quando modelli murini sono tradotti nell’esperienza umana, il più delle volte essi non funzionano. Troverete numerose cautele nei comunicati stampa, invece, non vi è stata alcuna cautela nella comunicazione mediatica mainstream di questa ricerca basata sul comunicato stampa dell’ufficio di relazione con l’esterno dell’università.
In realtà, è che proprio non si trova alcuna cautela di sorta nel comunicato stampa originale sulla scoperta dei ricercatori. Non una sola parola circa la generalizzabilità dei risultati per gli esseri umani, o su come il lavoro dei ricercatori possa allinearsi con risultati di altre ricerche sulle diverse proteine che hanno a che fare con comportamenti simili nei topi.
Il problema è come far passare delle notizie corrette attraverso il clamore mediatico
Robert Emmerich - che ha scritto il comunicato stampa dell'Università di Würzburg -, ha costruito ad arte una tale affermazione, audace e troppo generalizzata, dei risultati ottenuti dai loro ricercatori, ovvero: l’aver trovato l'unica, vera causa del disturbo ossessivo compulsivo – questo è parte del problema. Mr. Emmerich non è uno scienziato, lui è semplicemente un editor e scrittore impiegato dall'Università di Würzburg per garantire che tutto ciò che scrive venga preso in considerazione dai tradizionali organi di informazione.
La sfida di Mr. Emmerich, nella stesura dei suoi comunicati, è quello di raccogliere il maggior consenso mediatico, ed è una sfida che cresce ogni giorno, così come Internet si satura sempre più di nuove scoperte da parte di ricercatori che hanno definitivamente trovato qualcosa di NUOVISSIMO e che deve essere notato. I ricercatori sono sotto pressione dalle loro istituzioni per garantire che il lavoro che stanno facendo è rilevante, e metaforicamente, possono essere venduti al pubblico come un insieme di beni intellettuali.
Questi “beni”, se adeguatamente promossi aumenteranno la reputazione e la statura dell'università. “Sì, siamo l'università che ha scoperto la vera causa del disturbo ossessivo compulsivo!”
Non solo i legittimi ricercatori devono lavorare sodo per le università tradizionali per far si che il proprio lavoro sia pubblicato (e poi pubblicizzato), ma sempre più essi devono competere contro gente comune che semplicemente se ne occupa al solo scopo di ottenere visite al proprio sito web (per spinegere entrate ricavate dalla pubblicità o dalle vendite nelle loro tasche).
Di certo non aiuta quando il canale mainstream, rigurgita uno scadente comunicato stampa dell'Università di Würzburg, e ripete la stessa affermazione priva di fondamento:
Non è così difficile. E 'qualcosa che si usa chiamare il buon giornalismo.
La sfida di Mr. Emmerich, nella stesura dei suoi comunicati, è quello di raccogliere il maggior consenso mediatico, ed è una sfida che cresce ogni giorno, così come Internet si satura sempre più di nuove scoperte da parte di ricercatori che hanno definitivamente trovato qualcosa di NUOVISSIMO e che deve essere notato. I ricercatori sono sotto pressione dalle loro istituzioni per garantire che il lavoro che stanno facendo è rilevante, e metaforicamente, possono essere venduti al pubblico come un insieme di beni intellettuali.
Questi “beni”, se adeguatamente promossi aumenteranno la reputazione e la statura dell'università. “Sì, siamo l'università che ha scoperto la vera causa del disturbo ossessivo compulsivo!”
Non solo i legittimi ricercatori devono lavorare sodo per le università tradizionali per far si che il proprio lavoro sia pubblicato (e poi pubblicizzato), ma sempre più essi devono competere contro gente comune che semplicemente se ne occupa al solo scopo di ottenere visite al proprio sito web (per spinegere entrate ricavate dalla pubblicità o dalle vendite nelle loro tasche).
Di certo non aiuta quando il canale mainstream, rigurgita uno scadente comunicato stampa dell'Università di Würzburg, e ripete la stessa affermazione priva di fondamento:
- Cause of obsessive-compulsive disorder discovered – Science Daily
- German Researchers Discover Cause of OCD – Teen Vogue
- Scientists uncover cause of obsessive-compulsive disorder – UPI
- Scientists Found Underlying Cause of Obsessive-Compulsive Disorder – Nature World News
- Obsessive-Compulsive Disorder Behaviors Linked To Missing Protein In The Brain – Medical Daily
Non esiste una risposta facile al problema di come spiegare la complessità del mondo scientifico in modo semplice e con le appropriate precauzioni del caso. Non v'è alcuna ricompensa per gli uffici dei media universitari, se frenano il loro entusiasmo per il lavoro dei loro ricercatori, e c'è poco vantaggio per le redazioni di notizie mainstream nel filtrare i loro titoli per riflettere più accuratamente la verità. Le società di notizie mainstream, tuttavia, hanno la responsabilità sul loro pubblico per cominciare a mettere in discussione i comunicati stampa provenienti da università e vale la pena di spendere due minuti per fare una ricerca su Google (come ho fatto io) e porre quindi la nuova ricerca nel contesto più appropriato.Non è così difficile. E 'qualcosa che si usa chiamare il buon giornalismo.
riferimenti:
- The title of the actual study, “OCD-like behavior is caused by dysfunction of thalamo-amygdala circuits and upregulated TrkB/ERK-MAPK signaling as a result of SPRED2 deficiency” gives away the truth. This isn’t necessarily the same obsessive-compulsive disorder as it is defined in adults — it is “OCD-link behavior”… in mice.
Tradotto e adattato, originale su: Psychcentral